Tre usi della cannabis light che (forse) non ti aspetti

Tutti ne conoscono certamente le infiorescenze da fumare: sono ideali dopo un’intensa giornata di studio o di lavoro per rilassarsi finalmente un po’ o durante una serata con amici e coinquilini all’insegna del divertimento. Esistono usi della cannabis light, però, che potrebbero sfuggire a chi si avvicini per la prima volta al mondo dei prodotti CBD: qui proveremo a riassumerli, non tanto perché la marijuana legale sembra essere il fenomeno del momento, quanto perché i benefici sono notevoli – e provati – per la salute dell’organismo e non solo.

Dalla cucina alla cosmetica passando per i prodotti per il fumo: alcuni usi della cannabis light “inconsueti”

Per restare in tema di tendenze comunque, tra gli usi della cannabis light molto apprezzati al momento sembrano esserci quelli alimentari e per la cucina. Semi e farine di canapa e olio e cristalli di CBD sono i prodotti con cui familiarizzare in questo senso. I primi sono considerati dei veri e propri superfood, ricchi come sono di amminoacidi essenziali, vitamine, sali minerali e acidi linoleici e capaci di apportare benefici al sistema metabolico, a quello nervoso e immunitario ma, anche, di giocare un’azione antiossidante per esempio. Pe sfruttare al meglio le proprietà dei semi di canapa, meglio utilizzarli crudi per condire insalate e macedonie per esempio o insieme a muesli, granola e cereali nello yogurt della colazione. Triturando i semi di canapa è possibile ottenere, poi, la già citata farina di canapa – che, naturalmente, si trova anche già pronta in commercio nei negozi specializzati – da utilizzare per torte, biscotti, crackers e le più svariate preparazioni da forno. Anche CBD oil e cristalli di CBD, quando a uso alimentare, hanno impieghi piuttosto simil a quelli dei semi di canapa: possono essere utilizzati nel condimento o nella preparazione delle pietanze facendo attenzione, soprattutto nel caso in cui si usi olio di cannabidiolo, al fatto che lo stesso può avere un sapore molto intenso.

La specifica a uso alimentare quando si parla di olio di CBD non è superflua: tra i prodotti derivati dall’erba legale è infatti quello più versatile e che pesa forse di più nella varietà di usi della cannabis light di cui si è detto. Per i suoi potenti effetti antinfiammatori e antidolorifici, per esempio, è da sempre utilizzato per uso topico per trattare traumi e dolori muscolari ma, anche, per via orale per attenuare dolori di diversa natura o per sfruttarne più in generale l’azione calmante. Al momento l’uso più interessante dell’olio di CBD sembra essere comunque quello cosmetico-dermatologico: l’olio di cannabidiolo è usato in creme, pomate, sieri che provano a sfruttarne soprattutto l’azione anti-aging.

Su e-shop come terredicannabis.com si trovano con facilità, comunque, anche vaporizzatori per erba light e tutta una serie di accessori (ricariche hemp, e-liquid alla marijuana, eccetera) che mostrano chiaramente come tra i possibili usi della cannabis light molto diffuso sia ormai anche quello associato a prodotti da fumo, come la sigaretta elettronica appunto. Si tratta in realtà di un impiego dell’erba legale piuttosto simile, almeno nello scopo, a quello delle tradizionali infiorescenze a cui si accennava in apertura: anche svapare marijuana light può indurre infatti un certo senso di rilassamento, oltre che aiutare a smettere di fumare.