Queste sono le ragioni principali per cui non vale la pena usare mangime avvelenato contro i topi.
Colpisce un solo topo
Il boccone avvelenato non è sempre una soluzione valida nella disinfestazione e derattizzazione a Roma poiché riesce a colpire un singolo esemplare. Infatti, questa metodologia di solito riesce a intercettare un singolo topo che consuma il cibo e lo tiene tutto per sé. In questi casi, è importante capire che dove c’è dopo, a poca distanza ci sono almeno una ventina addirittura una colonia di un centinaio di esemplari.
Difficilmente, il cibo avvelenato viene portato agli altri esemplari e quindi si agisce solo su quella che si può definire la punta dell’iceberg. Il resto della colonia rimane intatto e l’infestazione continua per via dell’alto ritmo di riproduzione è tipico degli animali infestanti come topi.
Può causare danni ad altri animali domestici
Uno dei motivi principali per cui gli esperti di derattizzazione a Roma sconsigliano fortemente l’uso di prodotti avvelenati riguarda le interazioni con altri animali domestici. In particolare, si tratta dei cani che Sono soliti mettere in bocca qualsiasi cosa, anche quelle che non sembrano avere un aspetto invitante.
Possono esserci reazioni anche molto gravi momento in cui un animale domestico ingerisce del cibo avvelenato. Anche chi non padrone di animali domestici dovrebbe evitare il cibo avvelenato per che può essere intercettato da animali di vicini dei passanti che possono sporgere addirittura denuncia.
La carcassa è difficile da individuare
Nelle operazioni di disinfestazione e derattizzazione a Roma difficilmente si utilizza del cibo avvelenato poiché non è la soluzione più indicata. Anche se il topo ingerisce effettivamente il prodotto, questo non fa effetto subito. Il roditore si nasconde e si sposta in maniera da non essere disposto visto che questi animali sono piuttosto guardinghi e sospettosi preferendo stare in luoghi riparati.
Nel momento in cui effettivamente il topo perisce, è facile che si trovi in un luogo difficilmente raggiungibile come sotto un mobile pesante, All’interno di una parete, dentro a una grata di areazione rendendo difficili le operazioni di recupero della carcassa che inizia a imputridirsi, emanando cattivi odori e attirando ulteriori infestanti come gli insetti saprofagi.