La coppia ferrarese è il pane tipico della città di Ferrara in Emilia Romagna e spesso ne è anche il simbolo incontrastato. Pare che la forma dei cosiddetti corni laterali sia dedicata ai boccoli d Lucrezia Borgia, arrivata in città per maritare il duce Alfonso d’Este. Insomma, è un tipo di pane non solo legato alla tradizione ma che affonda le sue radici nel periodo rinascimentale, il momento di maggiore spicco della città grazie proprio alla famiglia d’Este, i duca della città vicino alla foce del fiume Po.
Come si fa il pane di Ferrara
Il pane tipico di Ferrara, la coppia, si crea da due strisce di impasto fatto con farina, acqua, lievito madre e altri ingredienti, arrotolate con il palmo della mano e poi unite insieme al centro. La coppia è un prodotto protetto da marchio IGP, cioè indicazione di origine protetta. Da oltre 15 anni esiste anche un consorzio di tutela. Per essere chiamato così, deve essere prodotto nel territorio di Ferrara.
La ricetta registrata dice che l’impasto va fatto con farina di grano tenero tipo 0, acqua, strutto di puro suino, lievito madre, sale, olio evo e malto. Può essere fatto a macchina ma è insuperabile quello che viene prodotto ancora artigianalmente in piccoli forni della città e fuori, come il panificio artigianale del polesine.
Come si mangia la coppia
La coppia ferrarese è un pane che ha due consistenze: morbida al centro e più croccante verso la fine dei corni. Il suo accompagnamento ideale è con il salame locale per restare fedeli alla tradizione. Detto ciò, si può gustare con qualsiasi prodotto si preferisca dai salumi ai formaggi fino alle composte. Un buon suggerimento è quello di usare le estremità come fossero dei crostini.
Purtroppo, è vero che negli ultimi decenni si è assistito a una costante diminuzione dei consumi di pane, ma in città resiste ancora la produzione della coppia ferrarese che è il pane più acquistato dai cittadini che sembrano voler salvare questa tradizione dall’oblio.