Certificazione delle acque per essere certi che sia potabile

L’acqua è il fondamento della vita, questo è noto, e il nostro consumo è costante durante tutta la vita.

Un uomo può resistere solo pochi giorni senza acqua, ma, ovviamente, tutti noi dobbiamo introdurne nel nostro organismo da uno a due litri ogni giorno.

Se a questa quantità si aggiunge quella utilizzata per lavare noi stessi, i piatti, i vestiti, gli strumenti di lavoro, eccetera, si capisce quanto siamo a contatto con l’H2O.

È innegabile l’importanza di avere a disposizione acqua potabile. Fortunatamente esistono certificazioni rilasciate da appositi enti di controllo che garantiscono la salubrità dell’acqua.

Bere acqua non potabile è pericoloso

Valutare la trasparenza dell’acqua non è sufficiente per essere certi di poter bere senza avere problemi.

Microrganismi come batteri e virus non sono visibili a occhio nudo, quindi anche l’acqua più cristallina può ospitarli. Questi piccoli e insidiosi parassiti, se entrano nel nostro organismo, possono portare malattie molto gravi o addirittura uccidere.

L’acqua contaminata dà sintomi che possono presentarsi anche dopo qualche tempo. Le più comuni reazioni alla contaminazione sono dolori addominali, dissenteria e febbre, ma esistono anche casi in cui non si presentano sintomi evidenti.

Se si è consapevoli di essere entrati in contatto con acque contaminate, il consiglio migliore è di recarsi dal dottore.

Per evitare problemi di questo genere è indispensabile fare analisi e richiedere certificazioni che attestino la potabilità dell’acqua.

L’Analisi microbiologica dell’acqua per essere sicuri

Si può essere certi di cosa sia presente nell’acqua solo prelevando campioni e portandoli in un laboratorio per sottoporli a un’analisi microbiologica.

L’analisi dell’acqua del condominio o di una casa può individuare eventuali patogeni che potrebbero dare problemi di salute.

L’acqua potabile è talmente importante che lo Stato ha normato l’utilizzo e la distribuzione nel decreto legislativo n. 31 del 02/02/2001, nel quale si legge:

Il presente decreto disciplina la qualità delle acque destinate al consumo umano al fine di proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque, garantendone la salubrità e la pulizia”.

Sempre nello stesso decreto legge è evidenziata l’importanza di garantire che le acque distribuite siano sane:

… non devono contenere microrganismi e parassiti, né altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana”.

Oltre all’acqua che esce dal rubinetto della cucina e del bagno, è giusto controllare quella che riempie la piscina, quella di corsi d’acqua, quella presente in bacini e serbatoi.

Gli organismi di certificazione verificano i parametri

L’analisi della potabilità dell’acqua deve essere fatta da un ente che valuta i risultati e fornisce una certificazione da poter esibire in caso di controlli.

Nel citato D.Lgs. 2 febbraio 2001, n. 31 vengono suddivise le responsabilità tra ente gestore della rete idrica e amministratore del condominio. Il primo deve vigilare sulla salubrità dell’acqua fino al contatore, il secondo è responsabile dal contatore in poi.

Gli organismi di certificazione possono analizzare le acque e valutare la potabilità o l’idoneità all’utilizzo umano, così da essere certi che tutte le norme descritte siano state applicate correttamente.

Uno dei più noti enti che fornisce il servizio di certificazione delle acque è Eurocert, ente privato che opera nel settore da molti anni.