Un attacco di panico è uno stato provocato dall’ansia. Una persona sente di non poter reagire a una certa situazione, perché non è in grado e non possiede gli strumenti per farlo. Situazioni del genere spesso accadono a persone che hanno instaurato un rapporto simbiotico di dipendenza con un’altra persona.
Sintomi.
È importante riconoscere e analizzare i sintomi degli attacchi di panico per poter tornare alla normalità. Alcuni dei sintomi più comuni che una persona riconosce durante un attacco di panico sono: sudorazione eccessiva, senso di soffocare, palpitazioni, tremore, dolore al petto, vertigini, paura di morire, vampate / colpi di freddo, nausea e paura di impazzire. Alcuni scambiano i sintomi dell’attacco di panico con un infarto tanto è il dolore al petto che si può provare. Chi ha provato un attacco di panico parla di un’esperienza terribile che si presenta all’improvviso, a volte senza che ci sia nulla di particolare a scatenarlo. Questi attacchi possono accadere per strada, in auto, in casa, a scuola, al lavoro e in ogni momento. La paura che un attacco di panico lascia è legata all’impossibilità di controllarlo: chissà quando si ripresenta e con quale intensità. La sensazione che un attacco di panico lascia è il terrore che questo si ripresenti senza che il soggetto possa fare nulla per fermarlo. La situazione che si crea è un circolo vizioso che può portare a comportamenti agorafobici assieme alla paura degli spazi chiusi come un negozio, un cinema, un bar etc. In luoghi come questi le persone presenti sono estranee e non posso aiutare e fornire assistenza. Gli attacchi di panico possono diventare un inferno perché la persona non riesce più a svolgere operazioni normali come uscire di casa e prendere il treno da soli.
Cura e terapia.
Per curare gli attacchi di panico è necessario rivolgersi a uno psicoterapeuta cognitivo – comportamentale. Le sedute possono essere anche una a settimana di breve al fine di cercare una cura opportuna al suo disturbo.
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