Criptomonete legali: cosa dice la legge Italiana

Quando si sceglie di fare trading con criptovalute, o anche di acquistare delle monete digitali da depositare nel proprio portafoglio virtuale, bisogna prima capire se si tratta di criptomonete legali o se il loro utilizzo contravviene alle leggi in vigore nel nostro paese. Per rispondere a questa domanda bisogna vedere cosa dice la legge Italiana in merito alle altcoin, per comprendere se questi nuovi asset finanziari sono considerati legali o se il loro utilizzo non è approvato in Italia.

Possiamo rassicurare tutti gli investitori, o futuri tali, che secondo la legge Italiana possiamo considerare le criptomonete legali. Nel nostro paese è possibile acquistare, vendere ed investire in criptovalute, addirittura vi sono molte attività commerciali che consentono anche di effettuare degli acquisti con queste monete virtuali, invece di utilizzare le valute fiat.

Oltre alle singole attività commerciali, ci sono anche alcuni comuni Italiani che hanno deciso di introdurre le criptomonete, disponendo sul territorio dei bancomat particolari per ritirare denaro pagando in altcoin. Per ora il fenomeno non è molto diffuso, ma è la dimostrazione che possiamo considerare le criptomonete legali ed è un ottimo segnale per il futuro: con buona probabilità il fenomeno sarà destinato a diffondersi, interessando un numero sempre maggiore di territori.

La prima dichiarazione ufficiale in merito a questo asset finanziario è arrivata in Italia il 30 gennaio 2015: la Banca d’Italia ha condiviso un comunicato – intitolato Avvertenza sull’utilizzo delle cosiddette “valute virtuali” – in cui ha spiegato che le criptomonete sono legali, ma al tempo stesso ha sottolineato l’estrema volatilità delle altcoin, dichiarandole un asset rischioso. Coloro che vorranno investire in criptovalute potranno dunque farlo legalmente, a loro rischio e pericolo.

La legalizzazione delle monete digitali ha portato anche ad una nuova domanda, ovvero le tasse da pagare per chi guadagna con questo nuovo asset finanziario. Sono arrivate diverse richieste di chiarimento all’Agenzia delle Entrate ed alla fine si è giunti a stabilire delle regole diverse per i differenti tipi di investitori. Ci sono dunque delle norme da applicare si i guadagni sono stati prodotti da una persona fisica ed altre a cui fare riferimento se si tratta invece di una persona giuridica.

Più complessa e variegata è invece il calcolo delle tasse da pagare sui proventi derivanti dalla cosiddetta lavorazione delle criptomonete. Anche in questo caso l’Agenzia delle Entrate ha dovuto pensare a delle specifiche tabelle di calcolo, da utilizzare per comprendere quanto dovuto in tasse ed a cui fare riferimento per capire cosa aggiungere nella propria dichiarazione dei redditi.

Le criptomonete legali possono facilmente essere acquistate e vendute in Italia sfruttando uno dei tanti servizi attivi nel nostro paese. Attraverso queste piattaforme è possibile entrare in possesso delle monete digitali, fare trading e eseguire altri tipi di operazioni finanziarie con i nuovi asset. In alternativa è possibile ottenere delle criptovalute legali in Italia impegnandosi nel mining. In commercio vi sono alcuni specifici dispositivi pensati per il mining, dal momento che al giorno d’oggi serve una buona potenza di calcolo per poter generare un profitto con questa attività.